Corno Adamè: Adamellici riflessi turchese
Mauri, l'ultimo ad aggregarsi alla compagnia, ma non per questo il suo contributo alla spedizione è stato meno importante...
Paolo in apertura sullo splendido primo tiro...
Considerazioni: in una valle dimenticata, soprattutto dagli arrampicatori odierni, si erge sopra di noi maestoso questo enorme massiccio granitico, composto dal Corno Adamè, anticima e cima del Monte Fumo; in epoche passate, intorno agli anni 90' la valle visse il suo massimo splendore, con aperture di nuove vie e scoperte di nuovi itinerari, per ritornare poco dopo, di nuovo allo stato di disinteresse e abbandono più totale.
Con grande interesse dei più, ma personalmente soprattutto gioia, l'anno scorso una spedizione di "forestieri" (i local amano definire così le persone che vengono da fuori) hanno riscoperto la valle e dato vita a due splendidi itinerari:"Adamellici riflessi turchese" per l'appunto e "La ballata dei graniti dimenticati"; nella fattispecie Amadio Paolo e Degiovanni Marco al quale vanno i miei più sentiti complimenti per il lavoro svolto su "adamellici riflessi turchese".
Purtroppo, ho una critica da muovere verso gli scopritori: la via è difficilmente raggiungibile e segnalata alquanto male, soprattutto lo "start", poi però la roccia talmente bella e la chiodatura così ben fatta fanno dimenticare le ore di cammino alla ricerca dell'attacco.
La via ha uno sviluppo totale di 250m, 5 tiri su roccia compattissima e stupenda, ogni tiro è morfologicamente perfetto, cercando sempre o quasi i punti deboli di salita, senza mai esagerare con il facile, ne con il troppo duro.
La chiodatura, tutta a fix misti del 10 e 8, è da manuale, senza essere una palestra, ma neanche un calvario psicologico da fiondoni chilometrici; un piacere puro di arrampicata costante e continua in ambiente.
Complimenti ancora...anche se sarò decisamente meno buono con "la ballata dei graniti dimenticati".
Beppe
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